« Festival de Volterra ».

30 juillet : représentation de

« SOTTO LE STELLE NIENTE MUORE »

(L’Adieu aux dinosaures) de Fernando Arrabal 

avec  MILA MORETI

mise en scène: Sergio Aguirre

Teatro Persico Flacco

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1er aout :

Fernando Arrabal

prix « OMBRA DELLA SERA » 2015,

symbole du Festival de Volterra,

il représente l’union d’art ancien et art contemporain

a travers de 3000 ans d’histoire.

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L’Adieu aux dinosaures

de Fernando Arrabal  

Livre publié en France par l’éditeur ‘pataphysique: « Au crayon qui tue » (animé par  le R.H.S.M, Thieri Foulc)

 

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MILA MORETTI

Il percorso del sogno conosce orari, compressioni e dilatazioni del tempo vicinissime alle strutture di improv- visazione e del teatro tutto. Alla sveglia rigida e fastidiosa, opponiamo l’immagine del famoso orologio molle di Dalì. Il viaggio per immagini nella vita di Dalì ci porta a creare dei tempi assolutamente originali che nasco- no spontaneamente dal tempo del “training quotidiano”, atto a favorire tale creazione. Il lavoro sulle opere di Dalì ci restituisce, per così dire, il nostro talento in veste di creatori di immagini. La affascinante tecnica del dreamjob radica negli attori una possibilità personale nascosta, la fa diventare possibile pur nella sua apparente assurdità. Lo stage mira a fornire le chiavi per penetrare il tempo del sogno con la disponibilità e la assenza di censure che si vivono in qualsiasi ambito. Le lancette scandiscono Mollemente le nostre scene, il nostro ricco bagaglio di parole e gesti sommersi.

PROGRAMMA Allenamento detto della pagina bianca: articolazioni e muscolatura al servizio del respiro/Il cerchio e le sue potenzialità: una struttura chiusa che si apre/il tempo ritmo/la pallina sotto il piede: riscal- damento vocale/La narrazione da un’immagine/ La composizione da prospettive forme immaginarie/combinazione di elementi organici e figure reali: tavo- lozze, figure umane, elementi corporei, sassi, conchiglie, fiumi, laghi, alberi, animali, orologi.
Cit. Artistica Dalì: “La differenza tra me e i surrealisti è che Io sono Surrealista”
Gli allievi con comodi abiti da training, portino anche elementi di abbigliamento molto colorati, un’immagi- ne di un quadro di Dalì a scelta e la poesia di Paul Eluard: LIBERTÉ, J’ÉCRIS TON NOM a memoria, in ita- liano o in francese.

Che cosa mi può impedire di credere al sogno del teatro quando credo al sogno della realta??
A. Artaud
MILA MORETTI nasce a Roma nel 1953, ma vive e lavora a Siena dal 1986. Dal 1987 frequenta la scuola di teatro Laboratorio 9 di Firenze diretta da Barbara Nativi, e Francesco Burroni. Debutta con lo spettacolo “cinemattograffia”, per la regia di Bruno Cortini: lo spettacolo tocca le maggiori città italiane e approda allo Zelig di Milano. Completa la sua for- mazione con Sergio Aguirre (Centro iniziative teatrali). Segue stages di canto (Avon Stuart), teatro-danza (Marco Solari, Gaia Scienza), uno studio su Kerouac (Lorenzo Minnelli) e improvvisazione teatrale (Pierre Laplace, Michel Lopez del Bataclan di Parigi, Sylvie Potvin, Lega Improvvisazione Canadese). Nel 1992 fonda insieme a Francesco Burroni e ad altri attori tosca- ni la Lega Italiana Improvvisazione Teatrale. Nel 1993 interpreta il monologo “Medea” per la regia di Sergio Aguirre. Nello stesso anno diventa allenatrice per la Lega Italiana Improvvisazione Teatrale e conduce la squadra dei Rossi alla vittoria del Campionato 93/94. Esordisce inoltre nella regia con lo spettacolo grafico-teatrale “La forza di Willy”, produzione Compagnia Mano d’opera con Alessandro Valenti. Lo spettacolo debutta nella minirassegna “Siena ridens” promossa dal comune di Siena, proseguendo la sua tournèe a Bologna, Rimini, Verona, Roma.
Nell’aprile del 1994 recita nello spettacolo “Al Ristorante” per la regia di Michele Bertelli (produzione Compagnia Il Serraglio). Dal 1995 in poi promuove e cura i corsi del Laboratorio permanente TeatrO2, fondato da lei medesima e dall’at- tore Martino Convertino. Dopo svariati progetti sui maggiori drammaturghi del Novecento, inizia un percorso sperimentale, partendo dallo studio del “Sogno” di Strindberg, facendo della struttura dell’opera del drammaturgo svedese la chiave di volta per l’inizio della ricerca sui meccanismi del lavoro onirico improvvisato.
2003 – “Questa notte mi ha aperto gli occhi”, dall’opera completa di Jonathan Coe: primo studio sperimentale sul sogno in quanto improvvisazione totale di montaggio collettivo (ad opera di tutte le maestranze di TEATRO2). Mette a punto un siste- ma di interazione improvvisata di tutte le maestranze (luci, fonica ,scenografia) che agiscono creando lo spazio degli atto- ri, mentre l’azione si svolge. Comincia a sperimentare su quello che diventerà il modus operandi per gli spettacoli futuri: il Dreamjob.
2007 – Attrice in “Una Specie di Alaska” di H.Pinter, per la regia di Nino campisi. 2008 – attrice in “Fando e Lis”, di F. Arrabal, compagnia Media Aetas Napoli, regia Mario Brancaccio. 2009 – Attrice nello spettacolo “Carta de Amor” prodotto da “L’albero Teatro Canzone”, testo di Fernando Arrabal, regia di Giuseppe Roselli. Scrive il suo primo testo teatrale: “Sigfrido”, sull’opera di Sabina Spielrein. Lo porta in scena dirigendo il monologo interpretato dall’attrice Barbara Mazzi. Lo spettaco debutta con un grande successo di pubblico e critica, al Teatro dell’Orologio di Roma. 2010 – Dirige lo spettacolo-evento “Per una sana e robusta Costituzione”, in scena al Teatro dei Rozzi di Siena, primo pro- getto di residenza artistica nella città, con attori e allievi del Laboratorio TeatrO2. Coordina e dirige la manifestazione pro- mossa dal comune di Siena “Il cielo sopra calvino”, maratona di letture a cura dall’ufficio cultura, nell’ambito della ricorren- za “Siena ricorda Calvino”. 2011 – Lavora all’adattamento di una nuova produzione di TeatrO2, “I Giusti” di Albert Camus, curandone la regia. 2012 – Recita in “Una specie di Alaska” di Harold Pinter, per la regia di Nino Campisi. Produzione Fondazione toscana spettacolo. Scrive il monologo per un’attrice: Antigone in Agone, selezionato al Premio stella d’Argento, concorso per monologhi a Vallerona, Umbria. Riceve, magno cum gaudio, un regalo dall’autore Fernando Arrabal. Si tratta di un testo scritto per lei: “Rien ne meurt sous les étoiles, (l’adieu aux dinosaures)” per la regia di Sergio Aguirre. Lo spettacolo debutta nella Stagione 2012/2013, ed è attualmente in tournée nelle maggiori città.

 

Le stelle di Arrabal

Grande sapienza dramaturgica acuta intelligenza pregnante attualita

Nazione Indiana di Francesco Forlani.- La spéculation qui gravite autour de l’artiste…
Fernando Arrabal.- … l’artiste projette ses flammes … ou sa lave… ou sa démence… Warhol m’a dit le 8 mars 1982 “ton Greco a fait ce que je tente : inverser les relations de l’homme avec l’art”…
Nazione Indiana.- Entre un fleuve d’excréments et un petit ruisseau de bons sentiments, dans  lequel des deux préfère plonger le Panique ?
FA.- L’impur peut se transformer en croyance. Comme le montre la sublime Mila Moretti en “Sotto le stelle niente muore” . On passe de la précision à l’épilepsie. Je pratique l’art « microscopique » des bons sentiments seulement lorsque je danse frénétiquement…

Nazione Indiana.-…vous dansez avec Zarathoustra?
FA.- J’ai beaucoup dansé avec Suzanne et Beckett dans leur mansarde de la rue des Favorites … (je moins dansé avec lui que Peggy Guggenheim…). Je ne danse plus que par-dessus ma tête comme le poulet sans plumes de Socrates
Nazione Indiana.- Adesso il suo teatro, mi pare, è molto più rigoroso, meno eccessivo, meno trasgressivo, perché? Vous êtes, dites-vous, un peintre frustré…
FA.- …comme Dario Fo, m’a dit-il …le destin me fait (malheureusement) jouer le rôle du bouc émissaire: une mouette sans sous-marins.
Nazione Indiana.- Le pouvoir culturel a-t-il un sexe?
FA.- C’est pourquoi il communique sous une burqa.
Nazione Indiana.- L’humour occupe une place importante dans votre œuvre.
FA.- Comme sentiment quasi aristocratique qui me permet de me moquer de moi-même….
Nazione Indiana.- …est-il prémédité ou dicté par le hasard ?
…j’ai moins d’humour que par le passé… 38 fois moins…
Nazione Indiana.- …pas 39 fois…?
FA.- …longtemps je croyais être de petite taille, avoir une tête monstrueusement grosse et être pestilentiel… Désormais je sais que suis très grand, que ma tête est petite, et que je dégage des effluves de rose.

Nazione Indiana.- Contrairement à Breton, pensez-vous que … ?
FA.- …pendant les trois ans de ma présence quotidienne au café surréaliste je ne comprenais pas lorsqu’il me parlait ou nous parlait du merveilleux et encore moins de magie, ou des visionnaires… Dali ou Allen Ginsberg étaient plus ébouriffants et Louise Bourgeois moins détaillée
Nazione Indiana.- Si Cervantès revenait parmi nous et réécrivait son Don Quichotte, sous quelle forme se réincarnerait l’Homme de la Mancha ?
FA.- En flamant rose. Cervantès n’était pas du tout favorable au personnage de Don Quichotte. Il le ridiculise. J’aimerais écrire « La confusa » , pièce disparue dont il était très fier.
Nazione Indiana.- Comme Duchamp vous pratiquez les échecs,
FA.- Même de dos …en simultanée …ou aveugle. Avec lui nous préférions analyser des parties de M.Tahl . Je l’imaginais séductrice comme Rrose Sélévy.
Nazione Indiana.- Quelle a été l’influence des échecs sur votre œuvre ?
FA.- Aucune. Parce que c’est une pratique quotidienne. Je ne peux imaginer aller me coucher sans y avoir joué.
Nazione Indiana.- On imagine … que pour vous c’est un plaisir formidable
FA. Le “formos” de formidable évoque la peur. Même le militant Tristan Tzara de vers la fin de sa vie, celui que j’ai connu, cherchait un ordre … un ordre dans le chaos.
Nazione Indiana.- N’êtes-vous pas finalement la muse de toute votre œuvre ?
FA.- Une muse à pénis.
Nazione Indiana.- …à tout moment?
FA.- Je suis une installation de ma propre circonstance.

Nazione Indiana.- On prétend que vous êtes une sorte de bouc émissaire…
FA.-… peut-être parce que mon père a fait partie du premier “peloton” des condamnés à mort …
Nazione Indiana.- …du premier jour de la la guerre civile.
FA.- Je n’y suis strictement pour rien : le mérite…
Nazione Indiana.- …vous avez été emprisonné par le régime franquiste…
FA.- Encore sans mérite aucun. Mille autres écrivains…
Nazione Indiana.- … étiez-vous le moins politique de vos collègues?
FA. Jamais eu de collègues.
Nazione Indiana.- Vous avez été le seul écrivain totalement interdit par l’ancien régime.
FA.- Littéralement ce fut incroyable. A la mort du général (dans son lit et avec des funérailles suivies par des millions de personnes en pleurs) la personne qui achetait mes livres était déçu : je n’étais pas un redoutable Marquis de Sade doublé d’un Robespierre.

Nazione Indiana.- …pourquoi la seule lettre publique écrite à Franco en vie du tyran sera la vôtre ?
FA.- Ma vie n’a cessé d’être ainsi: une série de surprises dictées par le dieu Pan …
Nazione Indiana.- Comment vivez-vous votre anarchisme  ?
FA.- Par hasard . A la va-vite. Sans préméditation.
Nazione Indiana.- Vous n’avez jamais été membre d’aucun parti politique….
FA.- J’aurais aimé pouvoir être convaincu par un groupe. Je n’ai jamais voté de ma vie, cependant j’ai fait des choses bien pires… Comme, par exemple, recevoir des prix officiels et des doctorats honoris causa
Nazione Indiana.- Vous avez rencontré d’innombrables artistes durant votre vie, certains sont devenus des icônes tandis que d’autres sont restés d’illustres inconnus. N’y-a-t-il pas une part de loterie dans l’accession à la reconnaissance et ceci qu’elle soit posthume ou non ?
FA.- La réussite est le fruit de la rigueur mathématique de la confusion, plus que de la loterie de Babylone
Nazione Indiana.- On dit que votre rêve serait de réunir chez vous dans une de vos fameuses “tertulias” , avec vos amis Houellebecq, Kundera, Thieri Foulc, Simon Leys etc. les plus grands hommes de sciences du monde
FA.- Je leurs demanderais justement de trouver les règles de la confusion.
Nazione Indiana.- Si vous aviez un pouvoir illimité dans l’art, quelle est la première chose que vous feriez?
FA.- L’éliminer. Le pouvoir comme échec est une réussite.

Nazione Indiana.- …l’incertitude quantique…
FA.- …nous enfièvre-t-elle d’ une telle fougue qu’elle crée des devoirs? Le cyclope aveugle se distingue mal du borgne.
Nazione Indiana.- Ci può raccontare perché lei, Jodorowski e Topor arrivaste a fondare il movimento Panico? Chi erano per lei, allora i punti di riferiemento culturali? Êtes-vous la mauvaise conscience de l’art de notre temps…?
FA;- Tout ce qui est explosif, obviously, met en danger le monde.
Nazione Indiana.- Votre âme…?
F A.- Elle vaque dans les nues avec les étoiles.
Nazione Indiana.- Que penserait l’enfant que vous avez été s’il voyait l’homme que vous êtes devenu?
FA.- Tous les matins sont sans retour.

Nazione Indiana.- Pourquoi … la célébrité… ?
FA.- …La célébrité est l’opium des triomphateurs. Parce qu’elle donjuanise les artistes?

Nazione Indiana.- Et dans votre propre cas?
FA.- Je suis un tout petit peu célèbre et complètement inconnu, comme mes noeuds papillons.
Nazione Indiana.- Quel personnage historique évoqueriez-vous dans un prochain …:
FA.- Aucun. Pas même Attila amoureux sur ses vieux jours . Quand le don des larmes lui a fait le cadeau de pleurer toutes celles de son corps.
Nazione Indiana.- Une période où vous auriez aimé vivre?
FA.- Lors du big-bang . Ou à l’époque du Staline adolescent surdoué et fervent séminariste à Tiflis.