SOTTO LE STELLE NIENTE MUORE

de Fernando Arrabal

(L’Adieu aux dinosaures Au crayon qui tue, éditeur -animé par Thieri Foulc)

avec MILA MORETTI

Il percorso del sogno conosce orari, compressioni e dilatazioni del tempo vicinissime alle strutture di improv- visazione e del teatro tutto. Alla sveglia rigida e fastidiosa, opponiamo l’immagine del famoso orologio molle di Dalì. Il viaggio per immagini nella vita di Dalì ci porta a creare dei tempi assolutamente originali che nasco- no spontaneamente dal tempo del “training quotidiano”, atto a favorire tale creazione. Il lavoro sulle opere di Dalì ci restituisce, per così dire, il nostro talento in veste di creatori di immagini. La affascinante tecnica del dreamjob radica negli attori una possibilità personale nascosta, la fa diventare possibile pur nella sua apparente assurdità. Lo stage mira a fornire le chiavi per penetrare il tempo del sogno con la disponibilità e la assenza di censure che si vivono in qualsiasi ambito. Le lancette scandiscono Mollemente le nostre scene, il nostro ricco bagaglio di parole e gesti sommersi.
PROGRAMMA Allenamento detto della pagina bianca: articolazioni e muscolatura al servizio del respiro/Il cerchio e le sue potenzialità: una struttura chiusa che si apre/il tempo ritmo/la pallina sotto il piede: riscal- damento vocale/La narrazione da un’immagine/ La composizione da prospettive forme immaginarie/combinazione di elementi organici e figure reali: tavo- lozze, figure umane, elementi corporei, sassi, conchiglie, fiumi, laghi, alberi, animali, orologi.
Cit. Artistica Dalì: “La differenza tra me e i surrealisti è che Io sono Surrealista”
Gli allievi con comodi abiti da training, portino anche elementi di abbigliamento molto colorati, un’immagi- ne di un quadro di Dalì a scelta e la poesia di Paul Eluard: LIBERTÉ, J’ÉCRIS TON NOM a memoria, in ita- liano o in francese.

Che cosa mi può impedire di credere al sogno del teatro quando credo al sogno della realta??
A. Artaud
MILA MORETTI nasce a Roma nel 1953, ma vive e lavora a Siena dal 1986. Dal 1987 frequenta la scuola di teatro Laboratorio 9 di Firenze diretta da Barbara Nativi, e Francesco Burroni. Debutta con lo spettacolo “cinemattograffia”, per la regia di Bruno Cortini: lo spettacolo tocca le maggiori città italiane e approda allo Zelig di Milano. Completa la sua for- mazione con Sergio Aguirre (Centro iniziative teatrali). Segue stages di canto (Avon Stuart), teatro-danza (Marco Solari, Gaia Scienza), uno studio su Kerouac (Lorenzo Minnelli) e improvvisazione teatrale (Pierre Laplace, Michel Lopez del Bataclan di Parigi, Sylvie Potvin, Lega Improvvisazione Canadese). Nel 1992 fonda insieme a Francesco Burroni e ad altri attori tosca- ni la Lega Italiana Improvvisazione Teatrale. Nel 1993 interpreta il monologo “Medea” per la regia di Sergio Aguirre. Nello stesso anno diventa allenatrice per la Lega Italiana Improvvisazione Teatrale e conduce la squadra dei Rossi alla vittoria del Campionato 93/94. Esordisce inoltre nella regia con lo spettacolo grafico-teatrale “La forza di Willy”, produzione Compagnia Mano d’opera con Alessandro Valenti. Lo spettacolo debutta nella minirassegna “Siena ridens” promossa dal comune di Siena, proseguendo la sua tournèe a Bologna, Rimini, Verona, Roma.
Nell’aprile del 1994 recita nello spettacolo “Al Ristorante” per la regia di Michele Bertelli (produzione Compagnia Il Serraglio). Dal 1995 in poi promuove e cura i corsi del Laboratorio permanente TeatrO2, fondato da lei medesima e dall’at- tore Martino Convertino. Dopo svariati progetti sui maggiori drammaturghi del Novecento, inizia un percorso sperimentale, partendo dallo studio del “Sogno” di Strindberg, facendo della struttura dell’opera del drammaturgo svedese la chiave di volta per l’inizio della ricerca sui meccanismi del lavoro onirico improvvisato.
2003 – “Questa notte mi ha aperto gli occhi”, dall’opera completa di Jonathan Coe: primo studio sperimentale sul sogno in quanto improvvisazione totale di montaggio collettivo (ad opera di tutte le maestranze di TEATRO2). Mette a punto un siste- ma di interazione improvvisata di tutte le maestranze (luci, fonica ,scenografia) che agiscono creando lo spazio degli atto- ri, mentre l’azione si svolge. Comincia a sperimentare su quello che diventerà il modus operandi per gli spettacoli futuri: il Dreamjob.
2007 – Attrice in “Una Specie di Alaska” di H.Pinter, per la regia di Nino campisi. 2008 – attrice in “Fando e Lis”, di F. Arrabal, compagnia Media Aetas Napoli, regia Mario Brancaccio. 2009 – Attrice nello spettacolo “Carta de Amor” prodotto da “L’albero Teatro Canzone”, testo di Fernando Arrabal, regia di Giuseppe Roselli. Scrive il suo primo testo teatrale: “Sigfrido”, sull’opera di Sabina Spielrein. Lo porta in scena dirigendo il monologo interpretato dall’attrice Barbara Mazzi. Lo spettaco debutta con un grande successo di pubblico e critica, al Teatro dell’Orologio di Roma. 2010 – Dirige lo spettacolo-evento “Per una sana e robusta Costituzione”, in scena al Teatro dei Rozzi di Siena, primo pro- getto di residenza artistica nella città, con attori e allievi del Laboratorio TeatrO2. Coordina e dirige la manifestazione pro- mossa dal comune di Siena “Il cielo sopra calvino”, maratona di letture a cura dall’ufficio cultura, nell’ambito della ricorren- za “Siena ricorda Calvino”. 2011 – Lavora all’adattamento di una nuova produzione di TeatrO2, “I Giusti” di Albert Camus, curandone la regia. 2012 – Recita in “Una specie di Alaska” di Harold Pinter, per la regia di Nino Campisi. Produzione Fondazione toscana spettacolo. Scrive il monologo per un’attrice: Antigone in Agone, selezionato al Premio stella d’Argento, concorso per monologhi a Vallerona, Umbria. Riceve, magno cum gaudio, un regalo dall’autore Fernando Arrabal. Si tratta di un testo scritto per lei: “Rien ne meurt sous les étoiles, (l’adieu aux dinosaures)” per la regia di Sergio Aguirre. Lo spettacolo debutta nella Stagione 2012/2013, ed è attualmente in tournée nelle maggiori città.

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